Accantonate temporaneamente le "uacezze" settimanali torniamo a parlare di puro e sano vespismo! Lo facciamo dedicando questo post ad uno degli argomenti più a cuore a noi vespisti: il restauro della nostra vespa. Innanzitutto è opportuno fare una netta distinzione tra il cosiddetto "restauro conservativo" e il "restauro intensivo". Il primo, più economico, prevede la sostituzione di piccole parti di facile sostituzione e un tipo di verniciatura molto celere realizzata senza tirar giù il gruppo motore. Il risultato è tutto sommato soddisfacente se della vespa si deve fare un uso "cittadino" quindi soggetto a possibili e frequenti danneggiamenti. Maggiore attenzione va data invece al "restauro intensivo".Per esperienza vissuta posso garantirvi che è fondamentale porsi degli obiettivi ben precisi all'inizio del restauro: preventivi di carrozzeria e meccanico, ricambi da sostituire, spese burocratiche, finalità del motoveicolo e soprattutto tempistica dei lavori. Mettiamoci all'opera... 
Importantissimo è la scelta del mastro carrozziere che si occuperà di far risorgere la vostra Vespa, non affidatevi al primo che trovate o che vi consigliano nè fermatevi al solo preventivo; sarà lui l'artefice dell'80% del risultato finale pertanto oculate bene la scelta...un buon consiglio è quello di osservare dei precedenti lavori da lui realizzati e siate certi che disponga di un forno per carrozzeria. Una volta smontata la vespa, evitate se non proprio necessaria la "sabbiatura", in quanto trattasi di un processo di pulizia della carrozzeria molto invasivo che prevede l'utilizzo di sabbia sparata a pressioni elevate in modo da rimuovere vernice e ruggine residua ma anche una discreta parte di lamiera. 
Dunque, il telaio e le sue parti (cofani laterali, parfango, manubrio, ecc...) vengono ripuliti dapprima con sverniciatori chimici e successivamente abrasi leggermente con appositi strumenti fino al raggiungimento dello strato lucido della lamiera. In breve tempo le parti devono essere ricoperte con un Primer isolante altrimenti si rischia di farle ossidare al contatto con l'umidità. Qualora la pedana sia malconcia a volte è necessaria la completa sostituzione, operazione che prevede delle saldature a "punto" pertanto è consigliabile l'intervento di un bravo lattoniere. 
Se il telaio o le sue parti presentano buchi o ammaccature si procede alla stuccatura con dello stucco metallico apposito. Una volta asciutto, essendo di consistenza sabbiosa viene modellato con della carta abrasiva ad acqua fino ad ottenere la forma desiderata. Successivamente viene applicato il cosiddetto "Fondo" 
che oltre a fare da aggrappante con la vernice finale, permette di rilevare eventuali imperfezioni del telaio sfuggite alle stuccature precedenti. Preparato il telaio e il resto, certi del ripristino totale delle forme originali, si porta il tutto nel forno di carrozzeria per la verniciatura finale. Di solito i singoli componenti vengo appesi all'interno della camera/forno e verniciarti comodamente e integralmente, l'aria secca prodotta all'interno asciugherà la vernice gradualmente e senza residui. Passiamo alla parte meccanica che prevede l'apertura e il controllo del gruppo termico composto principalmente da testata, cilindro, pistone, fasce e spinotto; se le condizioni non sono disperate basta una semplice rettifica al cilindro, con conseguente pistone nuovo da rodare, per ottenere un motore nuovo al 99%. Viene aperto il carter contente tutti gli organi di trasmissione della nostra vespa, dalla biella con l'albero motore alla frizione e al cambio. Solitamente una volta aperto il carter si cerca di sostituire quei ricambi di facile usura come cuscinetti di banco e paraoli, premesso che i restanti componenti siano in buone condizioni e perfettamente funzionanti. 
Una bella ingrassata, guarnizioni nuove e si chiude il tutto, pronto per il fissaggio al telaio. Sul banco da lavoro, il nostro meccanico, scelto anch'egli in precedenza dopo accurata ricerca, fisserà dapprima le strisce sulla pedana e poi inserirà tutta la cavetteria della trasmissione; successivamente fisserà al telaio tutto il blocco motore e via via completando.
Importantissimo è la scelta del mastro carrozziere che si occuperà di far risorgere la vostra Vespa, non affidatevi al primo che trovate o che vi consigliano nè fermatevi al solo preventivo; sarà lui l'artefice dell'80% del risultato finale pertanto oculate bene la scelta...un buon consiglio è quello di osservare dei precedenti lavori da lui realizzati e siate certi che disponga di un forno per carrozzeria. Una volta smontata la vespa, evitate se non proprio necessaria la "sabbiatura", in quanto trattasi di un processo di pulizia della carrozzeria molto invasivo che prevede l'utilizzo di sabbia sparata a pressioni elevate in modo da rimuovere vernice e ruggine residua ma anche una discreta parte di lamiera. 
Dunque, il telaio e le sue parti (cofani laterali, parfango, manubrio, ecc...) vengono ripuliti dapprima con sverniciatori chimici e successivamente abrasi leggermente con appositi strumenti fino al raggiungimento dello strato lucido della lamiera. In breve tempo le parti devono essere ricoperte con un Primer isolante altrimenti si rischia di farle ossidare al contatto con l'umidità. Qualora la pedana sia malconcia a volte è necessaria la completa sostituzione, operazione che prevede delle saldature a "punto" pertanto è consigliabile l'intervento di un bravo lattoniere. 
Se il telaio o le sue parti presentano buchi o ammaccature si procede alla stuccatura con dello stucco metallico apposito. Una volta asciutto, essendo di consistenza sabbiosa viene modellato con della carta abrasiva ad acqua fino ad ottenere la forma desiderata. Successivamente viene applicato il cosiddetto "Fondo" 
che oltre a fare da aggrappante con la vernice finale, permette di rilevare eventuali imperfezioni del telaio sfuggite alle stuccature precedenti. Preparato il telaio e il resto, certi del ripristino totale delle forme originali, si porta il tutto nel forno di carrozzeria per la verniciatura finale. Di solito i singoli componenti vengo appesi all'interno della camera/forno e verniciarti comodamente e integralmente, l'aria secca prodotta all'interno asciugherà la vernice gradualmente e senza residui. Passiamo alla parte meccanica che prevede l'apertura e il controllo del gruppo termico composto principalmente da testata, cilindro, pistone, fasce e spinotto; se le condizioni non sono disperate basta una semplice rettifica al cilindro, con conseguente pistone nuovo da rodare, per ottenere un motore nuovo al 99%. Viene aperto il carter contente tutti gli organi di trasmissione della nostra vespa, dalla biella con l'albero motore alla frizione e al cambio. Solitamente una volta aperto il carter si cerca di sostituire quei ricambi di facile usura come cuscinetti di banco e paraoli, premesso che i restanti componenti siano in buone condizioni e perfettamente funzionanti. 
Una bella ingrassata, guarnizioni nuove e si chiude il tutto, pronto per il fissaggio al telaio. Sul banco da lavoro, il nostro meccanico, scelto anch'egli in precedenza dopo accurata ricerca, fisserà dapprima le strisce sulla pedana e poi inserirà tutta la cavetteria della trasmissione; successivamente fisserà al telaio tutto il blocco motore e via via completando.
La nostra vespa inizia a prendere realmente forma... ha un'espressione che man mano ci ritorna familiare, attendiamo con ansia il suo primo nuovo vagìto...ed ecco che magari in un pomeriggio di primavera, dopo un paio di colpi di pedivella la sentiamo cantare, magari all'inizio un pò stonata, avvolti in una nebbia bianca puzzosa di miscela, ma comunque soddisfatti!
Il meccanico apporta le opportune regolazioni, il minimo, la fase, dà un pò di gas e ci dice "beh vai a provarla, ma nn esagerare..." - e chi se lo fa ripetere due volte! L'ultima fase prima della consegna è la lucidatura finale dal carrozziere e poi via... in tiro a fare lo splendido con la vespetta luccicosa davanti al bar in piazzetta con gli amici invidiosi con bava alla bocca osservando anche il nonno che passa e si emoziona ricordando al suo compare accanto le tante avventure in vespa del suo tempo. Ragazzi, che goduria... 
Ovviamente dopo la "posata" ricordatevi di passare dal carrozziere e dal meccanico che vi stanno aspettando sfregandosi le mani per saldare...stavolta il conto!
Ricordate sempre che "la Vespa è sofferenza ma anche soddisfazione..."
Un grazie sentito all'amico Angelo C. "il nostro mastro carrozziere", artefice dei nostri restauri, che ha collaborato alla stesura di questa guida al restauro, sempre a disposizione e contattabile tramite i nostri recapiti.
...Denny
